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I TAROCCHI INTUITIVI

Tarocchi intuitivi

I Tarocchi Intuitivi

I Tarocchi non sono solo per chi sa leggerli in senso letterale, o che ha studiato il significato da un libro o tramite un’insegnate. Esiste un altro modo per poterli consultare, ma che pochi conoscono. Potranno stupire le mie parole, ma apriranno un mondo nuovo, e un nuovo modo di vedere e considerare le carte da divinazione, cioè i Tarocchi.

Parlo del metodo conosciuto come “Tarocchi intuitivi” un modo di consultare le carte, non propriamente finalizzato alla rivelazione del futuro, ma incentrato sulla conoscenza di noi stessi, dei nostri limiti e delle nostre possibilità.

Consiglio, per avvicinarsi a questo metodo, di usare Tarocchi ricchi di simboli e particolareggiati, come i Rider Waite ma anche i Tarocchi di Marsiglia, possono essere adatti, perché racchiudono le radici basi del loro significato intrinseco. Come i sogni, i Tarocchi, permettono un accesso all’inconscio, usati come materiale di proiezione e non come mezzo di divinazione. 

Secondo Carl Gustav Jung (medico e psicoanalista svizzero 1875-1961), i Tarocchi sono immagini psicologiche, simboli con cui si gioca come l’inconscio sembra giocare con i suoi contenuti. Il Tarocco è un metodo intuitivo facendo riferimento alla sincronicità, un concetto che considera la coincidenza degli eventi in spazio e tempo come interdipendenza tra di loro e le condizioni soggettive dell’osservatore.

Attraverso il loro linguaggio simbolico, i Tarocchi, possono indicare le direttive interne di una persona e rivelare le probabili tappe della sua evoluzione. L’immagine di una carta colpisce, ispira e provoca una reazione. Si mette in moto un processo attivo nel profondo di noi e ci offre un incontro con quello che si sa già, a livello intuitivo. 

La conoscenza è dentro di noi, dobbiamo solo trovare degli appigli, delle esche, che possono tirarla fuori e farla arrivare alla coscienza. Celato in noi, c’è il passato, il presente e il futuro, abbiamo già tutte le risposte alle nostre domande, ma non ne siamo razionalmente coscienti. I Tarocchi, figure archetipe che racchiudono un significato universale, servono da “levatrici”, tirano al di fuori, come diceva Socrate, nella sua tecnica della maieutica a proposito delle domande che poneva per far accedere il suo interlocutore alla consapevolezza, i nostri contenuti interiori, facendo in modo di poterli trasmettere alla coscienza. 

I Tarocchi, diventano così “specchi“dove si riflette il nostro mondo interiore, dove riconosciamo ciò che ci è familiare e scopriamo i nostri desideri e le nostre paure, proprio come del test delle  macchie di Rorschach,  proiettiamo il nostro inconscio in essi, e così lo facciamo venire fuori per guardarlo, accoglierlo e ascoltarlo.

Ma come si può gestire la tecnica dei Tarocchi intuitivi?

Prima di tutto ci si munisce di un mazzo di Tarocchi, non importa quale, sceglieteli solo per il vostro gusto, maneggiateli, sentite che tipo di energie emanano, guardate le raffigurazioni e vedete cosa vi trasmettono.

Individuato il mazzo giusto per voi, la scelta è del tutto personale, mischiate le carte e ponete mentalmente la vostra domanda. Decidete, prima, quante carte buttare, sempre in numero dispari, per avere il responso, ora pescate quante carte quanto è il numero deciso e ponetele su di un tavolo.

Guardatele, non dovete saperle leggere in modo tradizionale, anzi meno sapete più la vostra proiezione interiore sarà libera di esprimersi e farsi udire.

Provate a leggerle inventando una storia, unite le carte per formare una linea di continuazione, in totale indipendenza dal loro significato codificato, dategli voi, come sentite dentro, la loro interpretazione e la risposta alla vostra domanda.

Per esempio: la carta della “La Torre” vi fa paura? Cosa vi infastidisce?

Cosa sta facendo "l'Imperatrice" cosa guarda, dov’è rivolto il suo viso? Davanti a lei chi c’è? Cosa si stanno dicendo? 

Cosa mi trasmette la carta della “Forza”? Ho paura della forza del leone raffigurato o so di poterla addomesticare, come fa la fanciulla ritratta?

La carta della “Papessa”cosa mi trasmette, ho timore della sua immobilità apparente?

La carta della “La Morte”mi fa pensare a qualcosa di spaventoso o positivo, nell’ordine di una fine di un ciclo e del suo cambiamento?

Dove procede il cavaliere della carta del “Il Carro”? Sto muovendomi anch’io o devo capire che è arrivata l’ora di decidere cosa mutare di me stesso? Il “Carro” ha come carta vicina il “Sacrificio”cosa mi sta fermando, quali sono i miei blocchi interiori? 

La carta del “Il Matto”che strada sta percorrendo, dove vuole andare? Cadrà in un precipizio o passerà nelle acque stagnanti della La Luna e come farà ad uscirne? 

Sempre tenendo a mente la vostra domanda, interpretate come la vostra intuizione, il vostro sesto senso e la vostra vita interiore, vi descrivono la possibile risposta.

Ponetevi come un viaggiatore che sta intraprendendo un viaggio e descrivete, a voi stessi, le varie tappe fino all’arrivo al finale del percorso.

Non usate intellettualismi, studi di cartomanzia, conoscenza del significato attribuito ad ogni carta, ma andate a ruota libera, solo vedendone il percorso, raccontate a voi stessi una fiaba, come fareste ad un bambino. Ma tale storia non avrà qualcosa frutto della vostra fantasia, ma il vostro io più recondito, che finalmente ha voce per farsi udire e parlare di voi, di dove siete, di dove siete stati e di dove arriverete. 

Il metodo dei Tarocchi Intuitivi può essere usato per qualsiasi tipo di domanda, sulla vita concreta, sulle nostre aspirazioni, per consigli verso una scelta difficile o anche solo per capire a che punto siamo della nostra crescita personale e umana.