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Interpretazione dei sogni

Interpretazione dei sogni

Interpretazione dei sogni

La comprensione del significato dei sogni affascina l'uomo fin dai tempi più remoti.

 

Nell'antichità, i sogni venivano considerati come la volontà degli dèi di comunicare con gli uomini; anche nella Bibbia si trovano degli episodi di comunicazione tra Dio e gli uomini tramite i sogni, basta pensare al famoso episodio di Giuseppe nella Genesi. Nel tempo, ai sogni, si sono attribuiti molteplici significati: non solo parola di divinità ma anche di premonizione, di messaggi di persone passate a miglior vita o comunque con una valenza di contatto con un modo “oltre la dimensione umana”. Anche il sapere popolare, basta ricordare la famosa “Smorfia Napoletana”, ha cercato di dare un’interpretazione messaggistica da cui trarre segnali, come attraverso il gioco dell’otto, per la fortuna o avvertimenti nei confronti della vita concreta.

 

Ai tempi attuali, grazie al progresso scientifico, a questo normale fenomeno, si attribuisce un significato psicologico e fisiologico.

Il primo a tentare di spiegare il significato dei sogni, sotto forma medica, fu il ben noto padre della psicanalisi Sigmund Freud che, a questo proposito, nel 1899 pubblicò un libro intitolato "L'interpretazione dei sogni". Da allora ai giorni nostri, diversi psicoanalisti e psicologi hanno tentato di suggerire differenti interpretazioni che fossero in grado di spiegare perché si sogna e quale significato si può attribuire a un simile fenomeno.  Anche lo psicanalista e psichiatra svizzero Carl Gustav Jung, allievo di Freud dalla quale poi si distaccò, pose fortemente l’accento sulla attività onirica, alla quale però dette una valenza diversa rispetto al suo maestro.

 

Secondo Jung l'inconscio non si traveste come pensava Sigmund Freud. Nel sogno non ci sono parti nascoste o ambigue ma l’inconscio si manifesta con autenticità attraverso simboli e archetipi. Ovvero ogni personaggio del sogno (cosa o persona) è una parte del palcoscenico psichico dell’individuo che si rivela tramite il linguaggio che è proprio all’attività onirica. I sogni, perciò, hanno un loro alfabeto, un loro modo di esprimersi, capirlo è capire noi stessi e la nostra identità inconscia e come essere umano facente parte di un’umanità collettiva.

 

Ma cosa sono esattamente i sogni?

 

La definizione letterale di sogno è: "Attività mentale che si verifica durante il sonno". Tale attività può essere più o meno nitida e dettagliata, può possedere una struttura narrativa più o meno coerente, è caratterizzata da sensazioni di tipo prevalentemente visivo e, talvolta, può prevedere il coinvolgimento emotivo dell'individuo, più o meno intenso. Nei sogni la parte emozionale è molto partecipativa e tutta la gamma dei sentimenti umani, può essere provata durante i sogni. Infatti, abbiamo sogni d’amore, di felicità e gioia, come sogni paurosi e angosciosi, se non terrorizzanti, come gli incubi.

 

Indicativamente, si ritiene che una persona possa sognare mediamente due ore a notte e che la durata di un sogno possa variare dai 5 ai 25 minuti. Un tempo si riteneva che si sognasse solo ed esclusivamente nella fase REM, ma da studi recenti è emerso che, in realtà, è possibile sognare anche nella fase non REM (NREM). Tuttavia, i sogni compiuti in fase REM vengono ricordati con maggior facilità.

 

La sua interpretazione si differenzia da chi se ne occupa fondamentalmente: uno psicologo, ad esempio, cognitivista, avrà un’interpretazione diversa da un analista freudiano; o una lettura della smorfia napoletana è profondamente diversa dall’interpretazione di un operatore olistico.

 

Fra le diverse interpretazioni, andiamo ad esporre le più frequenti;

 

·        Partiamo da una teoria molto diffusa per cui il sogno rappresenterebbe una situazione della vita reale nel quale l'individuo presenta una problematica o un blocco emotivo.  In questo caso, il sogno viene considerato come uno strumento che dovrebbe essere utile per risolvere il problema, esattamente come quando si deve superare un ostacolo quando si è svegli e, attraverso il pensiero, si genera una soluzione. Un modo per l’inconscio di trasmettere una scappatoia verso quel nodo cruciale della vita concreta, o interiore, dell’individuo che ha fatto il sogno. 



·        Secondo alcuni ricercatori, il sogno svolgerebbe funzioni psichiche particolari, come il consolidamento dei ricordi, perciò un rivivere il passato per elaborarlo; e per ritrovare un equilibrio emozionale verso una situazione già vissuta che influenza ancora il presente.

·        Per alcuni accademici, il sogno non ha che la valenza di “sfogo” della mente per le varie sensazioni ed esperienze vissute durante il giorno. Come se la mente avesse bisogno di elaborare, ma senza una valenza interpretativa, quello che è successo durante il giorno.

Per garantire una corretta interpretazione dei sogni, fatta da chi ne conosce il linguaggio, psicanalista, psicologo o operatore olistico che sia, è molto importante avere buona memoria di quanto si è sognato e, soprattutto, è importante ricordare le emozioni e i sentimenti che sono state percepite sia durante il sogno, sia appena che dopo il risveglio. In questo modo si potranno fornire alla persona preposta, elementi molto utili all'individuazione del significato del sogno.

Ricordare i sogni e le sensazioni a loro legate è importantissimo per la crescita e lo sviluppo consapevole della propria interiorità. L’inconscio ci parla e le sue parole hanno una valenza fondamentale per capire sé stessi e per scoprire anche qualcosa di sotterraneo, e da noi ignorato, facente parte della nostra personalità.

Il ricordo si può allenare, scrivendo appena svegli, un resoconto del sogno fatto e delle sensazioni che abbiamo provato. Ripetuto giornalmente, è un esercizio che ci aiuterà a focalizzare le immagini, a mettere l’accento su cosa abbiamo provato e a sviluppare la capacità non solo di ricordare, ma anche di capire il significato del sogno, o meglio, il messaggio che ci vuole trasmettere.

Entrare nel mondo onirico, è imparare una lingua sconosciuta che però parla di noi, del nostro passato e del nostro presente, ma talvolta, anche del nostro futuro. Il sogno dimostra essere portatore di insegnamenti e di messaggi, colmi di saggezza e di aiuto verso la nostra spiritualità ma anche verso la nostra vita concreta e quotidiana. Rimanere in contatto con il nostro inconscio, avvalendosi del linguaggio onirico, arricchirà la nostra consapevolezza interiore e ci farà scoprire un mondo radicato in noi, ma anche facente parte del ceppo umano da cui proveniamo, basta pensare al valore dei simboli in ogni epoca e ogni popolazione. 

Il sogno non parla mai in maniera diretta, o meglio, non parla il nostro linguaggio, si esprime in simboli in archetipi, in metafore e associazioni fonetiche e logiche. Ogni persona dovrebbe coltivare il contatto con la sua parte più profonda, di cui il sogno è espressione, trasmissione e insegnamento.

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