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Karma e destino

Karma e destino

Karma e destino: scopriamo le differenze

 

Si sente, ormai da molto tempo in occidente, parlare del karma, spesso lo associamo al destino, come almeno lo concepiamo noi, ma le differenze, tra le due parole, sono profonde. 

Il termine destino deriva dal greco ìstemi che significa fermo, il quale nasce dalla radice indoeuropea che indica lo stare immobile, fisso in un posto o posizione. Destino è perciò, qualcosa che ci capita a cui non possiamo sfuggire, ne siamo “protagonisti predestinati”, come se fosse una strada obbligata che dobbiamo percorrere.

Il termine karma, sintetizza la legge di causa effetto o “legge del karma”, e significa atto o azione e deriva dal sanscrito Karman. Le dinamiche del karma nell’essere umano sono individuabili in quegli eventi (effetti) che si manifestano nella vita presente dell’individuo, ma che non sono stati causati da un’azione di volontà praticata nella vita che sta vivendo presente ed attuale, bensì provengono da una sua azione causata in una vita precedente.

 

Il destino per sua definizione è qualcosa di immutabile che colpisce l’uomo, ma è per sua funzione in rapporto con il karma, il quale invece è all’antitesi del destino poiché produce movimento, infatti il termine significa azione. Le cause e gli effetti, che uniscono i due termini, avvengono nel piano fisico ma in vite differenti; quindi, il lasso di tempo tra causa ed effetto è molto lungo. Se il destino è la “strada” che dobbiamo percorrere, il Karma sono gli ostacoli, le pozzanghere, i sassi, i punti di riposo, che troviamo nella strada maestra. A seconda di come affrontiamo questi ostacoli, meglio dire prove, influenziamo la corrente del futuro ma non solo quello temporale, ma anche la vita futura che ci aspetta nelle nostre successive incarnazioni.

Nella religione occidentale, non è contemplato il concetto di reincarnazione, nel Cristianesimo, si sbaglia e ci si redime o si hanno dei castighi o premi futuri, ma l’anima non è migrante. Il proprio destino è immutabile e solo Dio ne conosce il significato profondo e il perché del suo sviluppo. L’uomo cristiano vive una vita che fondamentalmente non conosce né capisce, tra la paura di una punizione dopo la morte fisica, o di un premio nel raggiungere i cieli e il Paradiso. Il pentimento è la molla che può riparare un danno, fino al peccato successivo, per poi ripresentare il solito conto in una ruota che gira incessantemente.

 

Per la visione orientale, la situazione è ben diversa: l’anima, attraverso i vari corpi fisici che incarna, ha l’occasione di fare esperienza per conoscere, conoscersi e affinarsi. Tutte le esperienze umane nascono dagli istinti, dalle brame e dai desideri, ma anche dalle virtù dell’uomo, il quale genera azioni attraverso il suo intento per godere dei propri desideri, soddisfare i propri bisogni e manifestare le proprie virtù e capacità. Ogni azione prodotta dall’intento dell’uomo, genera un effetto in un “presente futuro” rispetto alla causa mossa dalla sua intenzione, il cui legame viene contenuto dall’anima attraverso la memoria dell’inconscio.

Il destino è l’azione della memoria degli effetti (presente-futuro) prodotti da cause intenzionali passate (passato), ecco perché il destino è statico poiché il suo compito è di riversare nel presente dell’individuo gli effetti delle cause che ha prodotto in passato.

Tali effetti, dunque, non possono essere emanati in forma diversa dal destino, poiché esegue ciò che l’uomo ha prodotto con una propria azione, ma l’uomo al manifestarsi dell’effetto karmico può scegliere liberamente come agire, in base al proprio grado evolutivo.

La legge del karma offre all’uomo nel suo ciclo di reincarnazione la possibilità di evolvere e di riparare agli errori fatti, poiché esso è sulla via della libertà; quindi, quando il destino si manifesta esso può scegliere liberamente quale azione intraprendere, attraverso il suo libero arbitrio.

In pratica, è il nostro atteggiamento verso ciò che il destino ci presenta che determina la nostra vita, ma anche che lascia il segno verso le successive esistenze. Più le nostre azioni saranno rivolte verso il bene, l’altruismo e la crescita interiore, meno, nelle successive incarnazioni, avremo esperienze di sofferenza e difficoltà perché avremo già “superato” e interiorizzato, tali avvenimenti. 

La Cartomanzia ci può aiutare moltissimo verso la strada della successione degli avvenimenti riguardanti la nostra esistenza, perché tramite i Tarocchi, non abbiamo solo la visuale del nostro futuro ma possiamo anche capire perché una data situazione ci sta accadendo, o ci è successa, e trarne l’insegnamento utile per raggiungere un maggior grado di consapevolezza, base fondamentale per uscire dalle situazioni che si presentano come una coazione a ripetere. 

Capire perché una persona è entrata nella nostra vita, cosa ci ha insegnato una esperienza dolorosa o avere la spiegazione del perché continuiamo a sbagliare in amore, ci apre una porta verso un miglioramento complessivo della nostra vita e del nostro futuro.


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