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ARACANI MAGGIORI

Arcani Maggiori

22 Arcani Maggiori dei Tarocchi


La nascita dei Tarocchi si perde nella notte dei tempi, carte complesse, affascinati e altamente simboliche, hanno nella loro origine, il mistero che le caratterizza. La teoria più diffusamente accettata è che siano arrivate in Europa attraverso i contatti con i Mamelucchi egiziani, e per quell'epoca, avevano già assunto una forma molto simile a quella odierna

Sono un mazzo di carte da gioco, generalmente composto da 78 carte utilizzate per giochi di presa, i Tarocchi “moderni” come li conosciamo oggigiorno, risalgono alla metà del XV secolo e vengono alla luce nell'Italia settentrionale.  Si diffusero, poi, in varie parti d'Europa e raggiunsero il periodo di maggior diffusione tra il XVII e il XVIII secolo.

Gli Arcani maggiori o trionfi sono un gruppo di carte dei Tarocchi. Nei mazzi moderni sono ventuno carte, generalmente numerate da 1 a 21, più il Matto, che nella divinazione è una carta che ha un ruolo particolare che ha come numero di riferimento lo zero. Nella cartomanzia gli Arcani maggiori costituiscono le carte più dense di significato esoterico: ognuna di loro è ricca di simbolismi: dal numero di appartenenza, al colore degli abiti, al paesaggio raffigurato…Ogni piccolo particolare ha una valenza esoterica e racchiude significati Ermetici, Cabalisti, Alchemici, Astrologici, Mitologici e Filosofici.

 

Ci vorrebbero tantissimi libri per illustrare in profondità il loro significato, c’è chi ha detto che sono un “Vangelo per immagini” perché ogni carta “rivela” un pensiero, una teoria, una teologia. Sono rappresentazioni di tre piani dell’essere: umano, spirituale e divino.  Ogni carta può avere significato a sé ma è nell’insieme di una stesura, con l’abbinamento di altre carte, che rivelano il passato, il presente e il futuro, ma anche la nostra posizione nel mondo, la nostra interiorità e il nostro cammino futuro, non solo gli eventi che accadranno. 

I Tarocchi parlano la lingua del segreto, del mistero e del simbolo, ci vuole esperienza, studio e saggezza per poterli interpretare. Ogni scuola ermetica ha il suo metodo e ogni cartomante ha il suo modo specifico di usarli, anche se a grosse linee ci possono essere delle pratiche che si possono imparare e affinare la ricerca della loro comprensione, nel tempo.


Significato degli Arcani Maggiori


Vediamo insieme un riassunto del loro significato, ricordando che hanno una sapienza in loro, che può essere appresa solo con molto impegno, studio e amore per questa Arte, perché di un processo “artistico” di creazione e di sensibilità si tratta nel vero senso della parola.

 

1-IL BAGATTO: Conosciuto anche come Il Mago apre la serie dei 22 Arcani maggiori dei Tarocchi. Simboleggia l’inizio di qualcosa, il primo passo di un percorso. Si tratta di un giovane che ha davanti a sé un tavolo con i 4 simboli degli elementi. Tramite gli elementi fondamentali, acqua, fuoco terra e aria, egli modifica, manipola e destreggia il mondo concreto e materiale. Questa carta indica un uomo abile ed astuto, anche nel senso di truffaldino e truffatore. Come ogni altro Arcano, saranno le carte vicine che ne indicheranno il significato positivo o negativo. Il Bagatto è potenzialità, un inizio possibile, i presupposti per un nuovo percorso, ma proprio per questo dipende strettamente dalle carte vicine, se negative è segno che il consultante ha tutte le potenzialità ma per un qualsivoglia motivo tende a sprecare il suo talento e continuerà a farlo. Se positive, è una carta che ci parla di genialità, intuito, acume mentale e brillantezza. Indica un inizio e cosa abbiamo per il viaggio da intraprendere, se siamo pronti, gli ostacoli e cosa troveremo ma è tutto in divenire. Si apre una possibilità con tutte le varie strade che possiamo imboccare. Nei consulti d’amore è indice di un uomo intelligente, furbo che può apportarci novità positive o negative, dipende da cosa è seguito, ma che conosce l’arte della convinzione e talvolta, della manipolazione. Indica un nuovo incontro e l’inizio di una relazione. Il Bagatto assume i significati tra abilità e inganno, quindi a seconda del contesto può significare adattabilità, potenzialità, trasformazione, fantasia, volontà, diplomazia, controllo.

 

2-LA PAPESSA: Simbolo di fede e di conoscenza segreta, indica una donna molto sapiente ma chiusa in sé stessa. Il libro che ha nelle mani racconta il mondo e l’Universo e le sue regole misteriose ma solo a pochi iniziati, la Papessa, svelerà i segreti di cui è a conoscenza.  La Papessa rappresenta la saggezza celata in tutte le sue forme, come la legge, la scienza, il passato, il presente e il futuro. La dualità di questa carta rappresenta l'universo materiale e l'universo spirituale. La Papessa che appare in aspetto positivo generalmente è una carta che dà belle indicazioni, suggerisce consigli morali (per le persone rette), aiuta la risoluzione di coloro che mettono impegno nelle loro azioni, indica la strada migliore da prendere. Nei consulti d’amore può essere la consultante stessa, una donna più adulta, rappresenta anche il matrimonio e i segreti famigliari. Se la carta della Papessa appare in aspetto negativo rappresenta ignoranza, ipocrisia, falsità, bigottismo e superficialità; il contrario, perciò, di tutti i significati generali. Indica cattivi consigli e diventa un blocco per tutto ciò che è intorno, non lasciando fluire il normale flusso energico dell’esistenza. 


3-IMPERATRICE: Una donna, bella e consapevole del suo fascino, è l’esatto opposto della carta che l’ha preceduta: esprime energia libera, anche selvaggia, creatività e movimento. Si può assimilare alla dea Diana, seduttrice ma anche distruttrice. Se la potenza non ha controllo diventa uragano e catastrofe, perciò è una carta ambivalente da vedere accoppiata alle altre carte che la circondano. Se in positivo indica buona riuscita, ricchezza e fertilità, in aspetto negativo indica sterilità. aridità nei sentimenti, sperpero, vuoto anche sentimentale, inutile e infruttuoso spreco, vanità. È una carta negativa soprattutto per una donna. Nei consulti sentimentali può essere la consultante se giovane, ma può indicare un’amante e una rivale. L’Imperatrice è indomita, una forza energetica che può travolgere i sentimenti, far perdere la testa, abbandonare la logicità per l’istinto. Se ben controllata è la fantasia creatrice, è una svolta verso una rinascita e può rappresentare una nuova se stessa che emerge dalle acque come la Venere di Botticelli veniva creata dalla spuma del mare. Simbolo del “sesto senso” e dell’intuito è strettamente legata alla luna e alle sue fasi. E’ la femminilità per eccellenza in tutte le sue forme ed espressioni.


4-L’IMPERATORE: Simbolo del potere per antonomasia, del successo e della ricchezza, tutti aspetti equamente controllati, difficilmente è di segno negativo per il consultante. Rappresenta la sicurezza totale, l'Autorità, il carattere forte, la ferrea Volontà, la virilità prorompente, la costanza, l'Energia Universale. È colui che è consapevole della sua grande forza e del suo grande potere, che gli consentono di dominare tutti gli altri. In questo mondo è la rappresentazione suprema della figura di governo saggio e non dittatoriale. Ha grande influenza su tutte le carte vicine e le indirizza al meglio, attutendo e talvolta eliminando i presagi cattivi. Carta in genere positiva e di apporti pratici ed efficaci. Indica consigli favorevoli e determinati. Simbolo di forza, concretezza ed energia maschile, perciò attiva e solare, l'Arcano ci parla di equilibrio e situazioni stabili, solide, destinate a durare. Nel consulto su temi affettivi può essere l’amante, una relazione stabile con possibile matrimonio e formazione di famiglia. Se è circondata da carte negative, i suoi aspetti diventano estremi: il potere sarà dispotico, la tirannia di una persona sarà inflitta o subita, si può essere manipolati da una persona infida. Denota grande immaturità esistenziale: da principe saggio diventa un despota crudele e spietato, creando blocchi molto rigidi a livello spirituale e mentale. 


5-IL PAPA: La Tiara e le chiavi che tiene in mano questa figura, quinto arcano dei tarocchi, ci fa capire che il suo potere è concreto ma soprattutto è spirituale. Se L’Imperatore rivolge la sua energia verso l’azione esterna e concreta, il Papa è maggiormente rivolto alla dimensione più alta del nostro essere e si fa ponte tra noi e il divino. I discepoli inginocchiati davanti a lui, imparano e vengono iniziati alla Grande Saggezza Universale, il Papa parla a chi può capirlo e nel grado che più gli è consono per comprendere. Rappresenta la lealtà, la franchezza, il rispetto degli altri, il buon consiglio spassionato, la vocazione in tutti i suoi aspetti spirituali e materiali. È infatti colui che, mosso da una profonda vocazione, inizia i discepoli ai misteri della vita e li aiuta a superare tutte le difficoltà. Rassicura, consiglia e ammonisce, ma sempre con profonda giustizia e magnanimità. E’ simbolo di Il giusto equilibrio tra lo spirito e la materia, ma ci indica che è la parte interiore che sorregge il nostro corpo fisico, non il contrario. Rappresenta l'insegnamento esemplare, che ci giunge dalle carte che la precedono. Se circondato da carte negative, è sempre una luce nel cielo oscuro ma ha anche aspetti meno edificanti racchiusi in simbolo di falso moralismo, bigottismo, intolleranza. Il Maestro diviene un falso profeta da cui dobbiamo guardarci per non cadere in una rete manipolatoria che ci può solo danneggiare. 

 

6-L’INNAMORATO: Carta fortemente ambigua indica anche la scelta. Le figure sono tre, come se ci fosse uno stallo nell'indecisione tra una e l’altra e necessita di una scelta veloce. Come l'innamorato si può trovare a scegliere tra due pretendenti, spesso nella nostra vita dobbiamo capire cosa vogliamo e a cosa teniamo di più.  La freccia del cupido in alto verrà scagliata senza meta precisa, sta a noi usare la razionalità e controllare gli impulsi, per scegliere la via migliore. Indica una situazione ancora da determinare, fluida, una strada ancora da intraprendere. L'innamorato è il consultante che si ritrova di fronte a un bivio, a una scelta da compiere che ha però il potere di determinare tutto ciò che verrà dopo. Una scelta libera se l'Arcano è circondato da carte positive, da prendere senza preoccupazioni che avrà sicuramente un esito positivo. Se la carta appare in maniera negativa, calunnie e incontri pericolosi, invidie e inganni, l'ambiente positivo e calmo della carta dritta si trasforma in un covo di turbamenti e difficoltà. Incapacità di prendere una decisione e quindi un continuo procrastinare in situazioni tossiche. Di tutto questo la causa è anche il consultante stesso, che vive un blocco emotivo e, preda dell'insicurezza, manca della chiarezza necessaria e non sa cosa vuole. Il vizio e il peccato avranno la meglio sulla virtù e tutto sembra spingere il consultante ad intraprendere la strada sbagliata, bisogna stare molto attenti ed accorti, si sta andando incontro ad un pericolo.


7-IL CARRO: Un bellissimo cavaliere guida un auriga trainata da un cavallo bianco e da uno nero sono raffigurati in questo Arcano. Questo ci ricorda il mito di Platone, dove il giusto controllo ci porta verso la nostra destinazione in modo favorevole e positivo. Ma se l’auriga non è guidata bene, uno dei due cavalli prenderà il sopravvento esaltando in negativo le sue proprietà e conducendoci verso il fallimento e l’errore. Rappresenta la fedeltà e l'equilibrio, ma anche, ovviamente, la gloria. Il Carro è, in fondo, un arcano di vittoria e trionfo sugli eventi, capace infatti di fare lo stesso nel gioco influenzando positivamente le carte vicine e dando alla totalità della lettura una spinta positiva. Il successo è sicuro, si ha quello che si desidera: sia sul piano materiale che spirituale c’è una crescita, una ricompensa meritata. Bisogna sfruttare il periodo, governando bene su sé stessi e sugli eventi, non potremo perdere né essere sconfitti da altri. Sia in amore che nel lavoro, siamo arrivati all’apice della realizzazione che la situazione in sé può darci. Se è circondata in maniera preponderante da carte negative, il significato si capovolge indicando perdita, sconfitta, fallimento. Il carro non è ben trainato e ci troveremmo in una situazione estrema da cui sarà difficile venirne fuori. Stallo e blocco di progetti, relazioni sentimentali, possibili fratture con collaboratori e perdite economiche. 


8-LA GIUSTIZIA: Una figura femminile seduta su di un trono, guarda diritto verso di noi, è la sola figura di tutti gli Arcani con lo sguardo diritto verso il consultante. Nessuno può evitare lo sguardo della Giustizia, ella pesa, misura e controlla le nostre azioni, prima o poi dovremmo pareggiare, nel dare o avere, alcune questioni della nostra vita. Ci invita a guardarci dentro e a fare un bilancio per non essere impreparati quando arriverà la sua spada a separare la spiga dell’ortica. Equità, armonia, virtù e onore sono gli aspetti più evidenti di questa carta. È una protezione per l'uomo giusto e rappresenta anche la completa guarigione di coloro che hanno saputo ritrovare il giusto equilibrio. Chi rispetta la Legge non patirà nessuna punizione (che spetta solamente ai colpevoli). La Legge deve essere comunque rispettata e seguita, nessuno può essere esente dal rispetto di regole morali ed etiche. Per mantenere questo equilibrio bisogna mettere ogni cosa al suo posto e dargli il loro vero valore. La Giustizia possiede un alto livello di conoscenza ma anche una forte capacità di giudizio. Questa carta di equilibrio simboleggia pertanto l'armonia esistenziale che è appunto raggiunta da coloro che possiedono rettitudine e onore, ma anche rigore. La potenza è niente senza controllo, ci indica questo Arcano, e non vale essere retti interiormente se poi i nostri gesti concreti vanno verso la confusione e l’instabilità. Se è circondata da carte negative esso che l'equilibrio e l'armonia, si interrompono e portano malattie e depressione. L'ingiustizia trionfa in ogni campo; qualsiasi causa difficilmente viene vinta, si è sconfitti nel campo relazionale come in quello lavorativo. Si subiscono ingiustizie senza potersi difendere, saremo vittime del destino avverso o comunque non vengono riconosciuti i nostri sforzi e il nostro valore.


9-L’EREMITA: Un uomo, potrebbe essere un monaco, con una lanterna in mano scruta, nel buio. Cerca qualcosa, come Diogene cercava un uomo retto ad Atene, non sappiamo esattamente cosa ma sicuramente è in un momento di ricerca interiore e di crisi. Tale momento è solo apparentemente negativo, perché ogni crisi porta un avanzamento della propria condizione spirituale o materiale. C’è bisogno di valutare, capire e ponderare, non è il momento dell’azione ma della sosta. L’eremita è un saggio, solo va per la strada della ricerca perché ognuno è solo nella sua ricerca di verità. Fare luce nella nostra anima vuol dire un lavoro di introspezione necessaria e non rimandabile. Anche se lento, l'Eremita si muove, in modo sicuro e prudente, si tratta quindi di un cambiamento, di una fase di gestazione prima di raggiungere qualcosa di concreto e destinato a durare. Al consultante viene chiesta perseveranza e pazienza, fiducia e ricerca, con la promessa di un buon risultato che anche se sembra lontano è molto più che raggiungibile. Suggerisce di non farsi demoralizzare e di resistere, perché le forze dell'universo sono dalla sua parte. Non è fondamentalmente una carta negativa ma simboleggia l’attesa, il bisogno di acquisire maggiore esperienza e la riflessione sulle proprie azioni. Può anche indicare un bisogno interiore di crescita e scoperta della verità. In posizione negativa, l’Eremita, simboleggia solitudine, povertà morale e finanziaria, una crisi da cui non si riesce ad uscire, la ricerca sbagliata, il bisogno di colmare dei vuoti tramite dannose dipendenze e un senso di forte disagio in noi stessi e verso il mondo esterno. Si sente un calo di forze e siamo alle soglie della disperazione di cui non vediamo il rimedio.


10-LA RUOTA DELLA FORTUNA: Vi è raffigurata una ruota della fortuna con tre figure: in alto vi è una sfinge con una spada, simbolo della giustizia, sulla destra, in fase ascendente, un cane con collare, simbolo di sottomissione, mentre sulla sinistra, in fase discendente, una scimmia che simboleggia la decadenza. Altre volte le figure sono solo di animali ma è presente comunque la spada. La ruota della vita che a volte gira a nostro favore, a volte no, ci pone davanti al destino e alla sua imprevedibilità, La carta prima di questa, in consulto, indica “chi gira la ruota” se è perciò un Arcano positivo o no, e quella carta che arriva dopo, indica da che parte si sta evolvendo la nostra vita. È perciò una carta neutrale che va letta a secondo delle carte intorno. Se la vogliamo prendere a se stante, indica imprevedibilità, cambiamento, velocità e capovolgimento di situazioni vissute. C’è un cambiamento in atto che le carte intorno indicheranno: se si sta andando incontro alla rovina o alla vittoria, se c’è uno stallo a cui solo il movimento può porre rimedio, se è il momento di agire o riflettere. Bisogna stare molto attenti a questa ruota che gira incessantemente, possiamo trovarci davanti a scherzi del destino che ci meravigliano in positivo o invece, ci porteranno alla destabilizzazione e al fallimento dei nostri progetti. la carta della Ruota, che conclude la prima serie decimale degli Arcani Maggiori, indica i cicli della vita, coi i suoi alti e bassi, rappresentati dagli animali in movimento e dagli alti e bassi dell’esistenza.


11-LA FORZA: Una fanciulla apre la bocca ad un Leone. Non è un atto di forza fisica, il tocco è delicato, è un atto interiore, spirituale, simboleggia la ragione che domina gli istinti, la forza di volontà che ci allontana dalle dipendenze, il bene che vince sul male. E' una carta questa, dal duplice significato: da una parte si trova la parte più bruta dell'uomo, insieme a tutta la materialità e l'aggressività interiore. Dall'altra il giudizio e l'intelletto che permettono di frenare e resistere a quelle tentazioni terrene che possono condurre alla perdita del controllo. La Forza vuole indicare che dentro nella propria energia spirituale spesso ci si riesce a non perdere il controllo, perché e nella fermezza e l'autostima che traspare tutta l'energia necessaria a gestire gli eventi. Non saremo sopraffatti dalle situazioni che all’apparenza ci intimoriscono, abbiamo abbastanza resilienza per far fronte ad ogni avversità o pericolo, basta che non ci lasciamo prendere dall’ansia e dal panico. Se invece è contornata da carte non positive il significato si capovolge: dove eravamo forti siamo deboli, non riusciamo a controllare i nostri istinti che ci pervadono, abbiamo bisogno di aiuto perché non riusciamo da soli a far fronte alle avversità. Stiamo perdendo buone occasioni per mancanza di tenacia, ci sentiamo soli e con poche energie per combattere le avversità. 


12-L’APPESO: Un uomo è appeso testa in giù, dal suo taschino escono delle monete, le braccia sono legate dietro alla schiena ed è privo di una scarpa. Gli occhi sono aperti ma nel suo volto non c’è sofferenza ma serenità. Simbolo della persona che sacrifica sé stesso per il bene comune o per una più alta conoscenza, ha valenze strettamente spirituali o mistiche. Ha perso tutto, beni, libertà e decoro, ma ha la cosa più preziosa: sé stesso, la sua anima e il suo ceppo spirituale che lo unisce al divino. Non è certo una carta di azione, anzi, indica la necessità di fermarsi, di riflettere e di meditare.  Simboleggia all'armonia interiore o alla capacità di trascendere le convenzioni e osservare il mondo da un punto di vista più spirituale. L’appeso non ha bisogno di denaro, beni o oggetti preziosi, ha compreso che da tutto si deve liberare per essere davvero sé stesso. Rifiuta i condizionamenti, le ipocrisie e le menzogne, è limpido, chiaro e sincero, non ha doppi fini né segreti. Espone la parte più vera e autentica di sé stesso. C’è sicuramente un sacrificio da affrontare: può essere una perdita, in senso fisico, psicologico e spirituale. Questo può portare la persona a vivere una fase di mancata reazione a causa della disperazione, Ma la carta contiene il potenziale che permetterà all’individuo, man mano che cresce la sua consapevolezza, di arrendersi a quel dolore e arricchirsi spiritualmente, tramutandosi in saggezza. Il lato negativo di una carta non prettamente positiva, indica l’incapacità di agire e affrontare la prova che si sta vivendo. Può indicare la difficoltà di prendere una decisione o uno stallo profondo, in quanto il consultante non riesce a vedere nessuna via d’uscita dal suo dolore o dalla situazione che vive.


13-LA MORTE: Chiamato anche arcano “senza nome”, dove non vi è, in alcuni mazzi, la scritta del nome per non pronunciare la parola che terrorizza ogni essere umano. Eppure, questa carta non ha la valenza che le diamo quotidianamente, parla di rinascita, di chiusura di un ciclo, di liberazione e di vita rinnovata. Sul terreno vengono raffigurate delle teste di persone che, come semi embrionali, vengono impiantati per rinascere. È anche un arcano fortemente legato alla trasformazione esoterica: simboleggia infatti il cammino dell'iniziato, in cui l'allievo è pronto, la prova trasformatrice avviene; dunque, muore l'uomo per lasciare spazio al mago. Come simbolo esoterico, la morte va intesa come rinnovamento, trasformazione, momento necessario di cambiamento in cui chiudere con il passato e guardare al futuro. Se in posizione favorevole, indica rinnovamento e avverte di usare prudenza nell'affrontare i cambiamenti. L'Arcano della trasformazione per eccellenza, una di quelle inevitabile ma che portano con loro la capacità di cambiare una vita, di stravolgerne la traiettoria, e dunque una vera e propria risurrezione. Anche se di primo acchito sembrerebbe foriera di un brutto presagio la Morte è in realtà una carta estremamente positiva per il consultante, che porta con sé un futuro fatto di promesse. Ultraterrena e intransigente, ciò che doveva accadere è accaduto, e ciò che rimane è tutto ciò che deve ancora venire, e la possibilità di costruirlo al meglio. In posizione negativa, Il significato del cambiamento si capovolge nell'incapacità di attuarlo, nel rifiuto dello stesso e nell'immobilismo di una situazione che non si vuole affrontare per colpa di paure e blocchi emotivi. Il consultante sceglie di sguazzare nel pozzo invece che risalire, non si riesce a decidere e rimaniamo vittime di noi stessi e del mondo intorno a noi.


14-LA TEMPERANZA: Una bellissima fanciulla angelicata, ha due anfore in mano dove passa l’acqua in un incessante scambio. La Temperanza è l’Arcano, per antonomasia, della serenità, del dialogo e della pace. Porta guarigione, equilibrio e soluzione dei problemi. È in nostro Angelo Custode che ci aiuta e viene in nostro soccorso quando ne abbiamo bisogno, è una carta che invita a raggiungere il proprio equilibrio interiore, imparando a fluire con la vita e con gli eventi che non possono essere controllati. Accettare il proprio destino e perdonare chi ci ha fatto del male è il suo grande insegnamento lasciando andare i rancori e la rabbia, per pacificare il nostro animo. Invita all’accettazione delle idee altrui, all’altruismo e alla gioia di condividere con gli altri, superando qualsiasi forma di egoismo, di bigottismo e di critica. Porta felicità e positività alle carte che ha intorno, ci segnala una guarigione psicologica o fisica e l’inizio di una pace spirituale che dà molto aspettavamo. Con carte negative si capovolge il significato: manca il dialogo, faremo scelte egoistiche, siamo troppo attaccati ai beni materiali, non troviamo un equilibrio soddisfacente. Abbiamo problemi nell’accettare noi stessi e siamo schiavi del nostro aspetto esteriore. Rischiamo di sbagliare per non essere abbastanza lucidi nel valutare una situazione.


15-IL DIAVOLO: Nei mazzi tradizionali è rappresentata da una figura barbuta nuda, con le corna, ali da pipistrello e una spada in mano; nel ventre vi è rappresentato un altro volto, e tiene incatenati a sé due diavoletti più piccoli, che spesso vengono considerati un maschio e una femmina. Ecco l’immagine del Diavolo oppositore della divinità benefica, ma in realtà è lo specchio di una parte della nostra interiorità. Il nostro lato istintuale, ctonio, la nostra ombra. Nel diavolo c’è la nostra parte animalesca che è rimasta dall’esserlo stati, i pensieri più brutali che tutti abbiamo, gli scheletri nell’armadio che nessuno deve scoprire. Ci terrorizza perché fa vedere una parte di noi stessi che non vorremmo osservare ma che anzi, cerchiamo di evitare. È il Pan della mitologia, la forza primordiale, che ingravidava tutte le donne e portava alla pazzia chi ascoltava la sua musica flautata. Sono le Baccanti che urlavano e si dibattevano possedute dall’istinto. Nei Tarocchi, quando esce, ci costringe a guardarci con grande obiettività, in noi esiste il bene e il male, l’egoismo e l’altruismo, la serenità e il tormento. Dobbiamo accettare la parte oscura per sublimarla, sennò ne saremo sempre e solo schiavi. Le carte intorno, se negative, peggiorano la situazione: ecco che saremo sottoposti ai nostri desideri, non riusciremo a staccarci dalle dipendenze, cadremo e ripeteremo i soliti errori, non riusciremo a placare la nostra rabbia e il nostro rancore, i nostri difetti ci porteranno verso strade sbagliate. Il Diavolo è il male, è l’oscurità dell’ignoranza, non nozionistica, ma della bassezza della nostra anima, vincerla sta a noi rivolgendo lo sguardo verso la luce della saggezza e della conoscenza.


16-LA TORRE: Strettamente legata alla torre di Babele, che cade con fragore sotto il peso della superbia. Non è una carta positiva, in questo senso può essere la peggiore degli Arcani ma le carte intorno ci diranno quanto pericolo si staglia di fronte a noi. La sicurezza è divenuta alterigia, ci vantiamo ma di cosa non abbiamo, l’umiltà è perduta lasciando spazio a una prepotenza nel denigrare il prossimo. Ogni persona, per imparare veramente cos’è la vita, dovrebbe almeno una volta, passare sotto le macerie della Torre, per imparare che non siamo niente e che la nostra stella di riferimento deve essere sempre formata dalla bontà, l’altruismo e l’umiltà. In generale i progetti falliscono, i desideri non si raggiungono, si viene puniti per la nostra cattiveria, le relazioni si interrompono con dolore. Si conosce la disperazione, il pessimismo e la malattia, abbiamo costruito un castello di sabbia che sta per sgretolarsi. Le bugie verranno a galla, i segreti e i tradimenti si sapranno, i nostri perfidi obiettivi verranno stanati. Fallimento lavorativo, infedeltà, pianto e sofferenza sono davanti a noi, la carta che verrà dopo ci darà indicazione su quanto sarà duro il nostro prossimo futuro. Però, possiede anche un risvolto positivo, dove indica liberazione, confessione liberatoria, mostrarci per quello che si è. Ci invita a calare la nostra maschera e a mostrare il nostro vero io, senza timori e paure. È arrivato il momento di agire senza indugi e ripensamenti. La torre è anche una risoluzione, uno sblocco improvviso di una situazione che fino a poco primo sembrava immutabile.


17-LA STELLA: La carta raffigura una donna nuda, in riva ad un ruscello. Ha nelle mani due brocche con una delle quali versa un liquido nell'acqua e con l'altra sulla terra. La donna richiama il pantheon delle divinità femminili accostate all'acqua e quindi alla vita, tra cui Venere, Afrodite, la gran Madre di tutte le creature, e via dicendo; con queste, infatti, condivide anche la rappresentazione, nella sua nudità e nell'eleganza delle forme. In cielo è rappresentata una grande Stella, in parallelo alla testa della donna. La Stella rappresenta lo stesso concetto della stella Cometa dei Re Magi: è simbolo di guida di un percorso, di conoscenza e di orientamento spirituale. La donna con le brocche rappresenta l’acqua che fluisce incessantemente nel suo moto uguale al respiro umano, di espirazione ed inspirazione. Quando esce questo Arcano abbiamo davanti la serenità, la fine di un brutto periodo, la guarigione e i rapporti stabiliti con il mondo esterno. La Stella è anche la speranza che sorregge ogni uomo, verso un futuro migliore e il raggiungimento dei propri desideri. Indica che le prospettive sono rosee, il momento propizio e gli influssi astrali proteggono il consultante. è una rinascita, la conclusione di un percorso tormentato ma in cui gli ostacoli sono stati superati e che ora promette realizzazione e soddisfazione, una ricompensa, la concretizzazione di un sogno. Le Stelle segnalano fortuna e protezione spirituale e terrena, guadagnate grazie alle qualità del consultante. In posizione negativa si ha il ribaltamento di significato: speranze disilluse, Ostacoli, delusioni, speranze continuamente disattese: il periodo sembra eterno e la via di uscita sembra introvabile, il consultante si sente impantanato in una vita che non vuole ma allo stesso tempo incapace di cambiare rotta, ne derivano frustrazione e insicurezza. Si è persa la rotta nel grande mare della vita. 


18-LA LUNA: Iconograficamente è rappresentata da due lupi (o cani) che ululano alla luna fra due torri, e da un gambero che emerge dall'acqua. I due cani fanno guardia all'unico passaggio a volte rappresentato da un sentiero che passa fra le due torri, mentre la luna, vista piena o in primo quarto, irradia con la sua luce il paesaggio. È una carta fortemente simbolico ma anche arcano ed esoterico. È associata infatti alla Luna e ai suoi cicli ma anche alla magia e ad ogni pratica esoterica e misterica. Legata all'inconscio e alla notte, al lato più oscuro del mondo, la Luna non è mai una carta totalmente positiva, piuttosto ambigua, anche quando circondata da arcani molto positivi. Non per forza negativa dunque, ma sempre sfaccettata, si lega anche alla dimensione della memoria e dell’inconscio, e quindi a un passato delle volte dimenticato, che sia un trauma represso o superato solo in parte. Quando appare non c’è una forte chiarezza in noi e nella vostra vita, dobbiamo confrontarci con il nostro passato per sciogliere dei nodi che ci impediscono il fluire naturale della vita. Dobbiamo stare attenti a come ci muoviamo perché pericoli, bugie e tranelli sono dietro l’angolo. Se circondata da carte negative, amplifica il messaggio di confusione, perdita del proprio baricentro emotivo, cose non dette che pesano nella coscienza, ma anche atti verso cui ci sentiamo molto in colpa. Può indicare dipendenze da cui non si riesce ad uscire, deviazioni sessuali pericolose e perdita dell’equilibrio mentale e fisico.


19- IL SOLE: In tutte le versioni della carta, il globo solare, quasi sempre antropomorfo, splende nella parte alta, ma gli altri elementi sono variabili per ognuna delle diverse rappresentazioni. Al di là di cosa è rappresentato sulla terra il vero protagonista è il Sole e il suo simbolismo, ma spesso sono raffigurate due persone (bambini, amanti, gemelli..) che si tengono per mano. L’astro lucente è simbolo di devozione millenaria. L’uomo vive anche grazie all’apporto del sole e i riti in suo onore, per accrescerlo e rafforzarlo o solo per adorarlo, sono sempre esistiti e sempre presenti. La carta del Sole, dei Tarocchi, rimanda alla chiarezza, alla luce, al candore. Il Sole rappresenta il fare luce su qualcosa: una situazione, una persona, un avvenimento. È Gioia, purezza, tutta la bellezza è alla luce del Sole. Palesarsi, manifestazione di cose, persone o idee. Risoluzione di un problema, di una disputa, di una situazione che non era ancora stata chiarita. Rivelazioni, calore, comprensione, verità, gioia, formazione di una relazione felice. Ma il Sole è anche conoscenza interiore, saggezza, forza fisica e mentale e ricchezza materiale spirituale, altruismo. La parte negativa, se in posizione negativa si trova questo arcano, ci riporta al mito di Icaro che troppo si avvicinò al sole, per arroganza e spavalderia, fino a bruciarsi le ali e cadere. Ecco che il Sole diventa presunzione, sicurezza eccessiva in noi stessi, dittatura, egoismo, accumulo di denaro per sole finalità personali. L’eccesso di calore può sfociare in rabbie furiose, aggressività, lesioni, incidenti su mezzi di trasporto.


20-IL GIUDIZIO: Un arcangelo, spesso identificato come l'Arcangelo Michele, suona la tromba del giudizio e 3 figure nude, dove si riconosce chiaramente almeno un uomo e una donna, escono da una tomba. Interpretando l'iconografia in riferimento all'Apocalisse, le tre figure che resuscitano simboleggerebbero un'umanità rigenerata, ciò che è stato salvato dalla fine del mondo per essere ricondotto alla sua forma spirituale. L'uomo e la donna sono qui simbolo di unione più che di diversità sessuale, le due parti che creano il frutto (la terza figura), il materiale che si purifica e dà vita a un nuovo principio. Ed è proprio questo il tema della carta: la vittoria sulla materia. Il Giudizio è una rinascita ma anche un parere complessivo di noi stessi e della nostra vita. È la “chiamata cui nessuno sfugge prima o poi nella vita; dover fare un esame di coscienza molto accurato per capire i propri sbagli e proseguire, novellato, degli errori commessi. È il Giudizio Universale di Dio che decide quale sarà il nostro posto nell’aldilà, ma la stessa simbologia è accostabile alla “pesatura dell’anima” Egizia. Se vogliamo elevarci spiritualmente dobbiamo "Bruciare” gli elementi nocivi per diventare più vicini possibile alla perfezione, all’Adamo primitivo e far vivere la Scintilla Divina in noi. Circondato da carte negative, Il Giudizio, diventa critica feroce, immobilità al cambiamento, rinascita desiderata ma impedita, assenza di perdono e comprensione. I nodi del nostro passato verranno al pettine ma per noi saranno sentenze che porteranno disagio e sofferenza. Cause legali che si arenano, comunicazioni che portano malintesi e non chiarezza, vedere allontanare la realizzazione dei propri desideri.


21- IL MONDO: tetramorfo, cioè i simboli della figura umana (un angelo), del toro, del leone e dell'aquila, ai quattro angoli di questa carta. Al centro c'è una ragazza nuda, spesso raffigurata col seno scoperto e il pube coperto da un velo. A separare le due zone c'è una ghirlanda di frasche o di fiori e frutti. I quattro simboli del tetramorfo nella tradizione cristiana sono associati ai quattro evangelisti, rispettivamente Matteo, Luca, Marco e Giovanni. Nelle tradizioni esoteriche, questi simboli corrispondono rispettivamente ai segni dell'Acquario, del Toro, del Leone e dello Scorpione che sono a loro volta associati agli elementi dell'Aria, della Terra, del Fuoco e dell'Acqua. Arcano di piena realizzazione su ogni aspetto della vita, il Mondo è la carta più positiva di tutti gli arcani, se contornata di carte negative, perde, ma mai del tutto, le sue valenze di grande realizzazione. Nella carta del Mondo dei tarocchi sia l'energia fisica che quella materiale raggiungono la pienezza, ed il corpo, nonostante sia destinato alla fine, è comunque purificato da qualsivoglia negatività. Le parole chiave che rappresentano questa carta sono il realizzarsi, il completarsi, avere successo, raggiungere la perfezione, la prosperità e la gioia. Non troveremo ostacoli sulla nostra strada ma anzi saremo aiutati e supportati da chi ci ama e ci protegge. Abbiamo tutto per essere felici, basta riconoscerlo e dargli il giusto valore. Tutto è al suo posto, niente deve essere diverso da com’è, accettiamo noi stessi, nella nostra perfezione e unicità. Il Mondo è la Luce Divina che ci guida, ci dona conoscenza e fortuna anche terrena, abbiamo raggiunto il più alto livello possibile del nostro sviluppo, dobbiamo amarci per ciò che siamo e amare gli altri come noi stessi. I 4 elementi si fondono per dare vita al quinto elemento: vista come la Pietra Filosofale, Santo Graal  o Raggiungimento dell’Illuminazione, è sempre  espressa dall’immagine femminile al centro.


0-IL MATTO: Arcano senza numero, può essere considerato come prima o ultima carta del mazzo. Il suo significato è altamente energetico, infatti va a togliere o apportare energia alla carta che lascia o verso cui va. Il Matto è raffigurato in genere come un uomo vestito con abiti laceri o molto poveri. In alcuni tarocchi ha i piedi nudi, in altri indossa calzari e porta un lungo bastone appoggiato sulla spalla al quale spesso è legato un fagotto. In alcuni tarocchi un cane o un animale lo assale o lo segue. Non possiede niente e da niente è posseduto. 


È libero ed indipendente da ogni giudizio, il suo percorso è vivere giorno per giorno, non ha obblighi né doveri, è una figura totalmente non” incanalabile” in nessuna definizione. Nei tarocchi di Aleister Crowley, il Matto viene raffigurato da Dioniso, il dio che vive nel cuore della natura elementare, sull’ebbrezza dei sensi e dello spirito. Senza poggiare i piedi a terra, tiene nella mano una coppa rovesciata, simbolo dell'acqua cosmica, e nell'altra il fuoco creativo; dall'incontro di questi simboli, apparentemente inconciliabili, scaturisce il nuovo, la manifestazione vorticosa dell'energia. Non ha data di nascita, si rinnova in ogni momento, non ha una data di morte, perché per lui ogni morte è una rinascita. Non si sa la meta e dove sta andando il viandante, può essere verso la vittoria o il fallimento. È fondamentalmente una carta neutra che va interpretata da cosa ha intorno. IL Matto ha da davanti a sé tutte le strade, tutte le possibilità, tutte le occasioni, sta al suo grado di elevazione morale, sviluppo mentale e capacità di dominare gli istinti, la scelta che lo porterà verso una o altra direzione.

 

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